MANOVRA DI PRIMAVERA

Approvato in via definitiva dal Senato il decreto legge 50 contente numerose misure dirette alla correzione dei conti pubblici, al sostegno agli enti locali e alle aree colpite dal sisma (con l’introduzione della cd. zona franca urbana):

 Tra le principali novità:

  •         la stabilizzazione di oltre 15mila precari della scuola pubblica;
  • 1 miliardo per le zone colpite dal terremoto;
  •         la web tax, i cui ricavi  saranno destinati al Fondo per le politiche sociali;
  •         risorse per scuole pubbliche e strade;
  •         garantita la continuità dell’attività di Alitalia.

 Per quanto riguarda gli interventi sulla parte delle entrate, l’esame parlamentare è stato incentrato sull’esigenza di coniugare il contrasto all’evasione fiscale e la garanzia del gettito IVA con la necessità di non caricare ulteriori gravosi adempimenti burocratici e limitare criticità di liquidità e di cassa per imprese e professionisti (split payment). Ancora dal lato delle entrate, una delle rilevanti novità di questa manovra consiste nell’introduzione della cosiddetta web tax, i cui proventi sono destinati al Fondo per la non autosufficienza e al Fondo per le politiche sociali, per un ammontare non inferiore a 100 milioni di euro annui, mentre la restante parte è destinata al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Tra le altre misure, viene estesa la cedolare secca con un’aliquota al 21 per cento sui redditi derivanti dalle locazioni brevi di immobili ad uso abitativo (cosiddetta norma Airbnb) e si estende fino al 31 dicembre 2021 la possibilità, per i cosiddetti contribuenti incapienti di cedere l’ecobonus per i lavori condominiali per l’incremento dell’efficienza energetica. Vi sono poi le norme che incrementano la tassazione sui tabacchi e sui giochi e con le quali si dà attuazione al piano di riduzione del numero delle slot machine.

Sono stati introdotti gli indici sintetici di affidabilità fiscale dei contribuenti, a cui sono correlati benefici specifici in relazione ai diversi livelli di affidabilità, al posto degli studi di settore, con l’obiettivo esplicito di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari da parte del contribuente, migliorando la collaborazione tra questo e l’amministrazione finanziaria.

Un altro blocco di misure, riguarda le disposizioni in materia di enti territoriali e di enti locali. Si va da misure che introducono disposizioni volte ad agevolare l’approvazione dei bilanci da parte di province e città metropolitane, alla revisione e alla predisposizione delle metodologie per la determinazione dei fabbisogni e delle capacità fiscali standard delle regioni a statuto ordinario nelle materie diverse dalla sanità, a misure importanti in materia di personale dei comuni e delle province, che iniziano a sbloccare i  turnover del personale, seppure parzialmente, a partire dai comuni più piccoli fino a quelli con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti.

Gli interventi per le zone colpite dal sisma. un altro capitolo di grande rilievo è quello che riguarda gli interventi per le zone colpite dagli eventi sismici: sono stati assegnati spazi finanziari volti ad agevolare l’effettuazione di investimenti connessi alla ricostruzione da parte degli enti locali colpiti, misure volte a sostenere le capacità di progettazione dei Comuni nelle aree colpite, misure volte a sostenere ulteriormente le imprese del settore turistico e del commercio, a rafforzare la previsione delle zone franche urbane, a mettere a disposizione maggiori risorse per la copertura dei cosiddetti danni indiretti derivanti dagli eventi sismici ( con l’incremento delle risorse già stanziate a marzo e l’estensione della misura anche al 2018), misure volte a regolarizzare e a dare risposta alle istanze presentate dalle imprese agricole relativamente ai danni subiti da eventi calamitosi, anche diversi dal terremoto.

In particolare, si prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2017/2018/2019 per gli interventi successivi agli eventi sismici del 2016/2017; il rifinanziamento, di 63 milioni per il 2017 e 132 milioni per ciascuno degli anni 2018 e 2019, del Fondo per la ricostruzione anche per assistere la popolazione successivamente alla chiusura dello stato di emergenza. Autorizzata, inoltre, la spesa di 150 milioni per il 2017 per interventi urgenti di ricostruzione pubblica e privata. I Comuni dell’area interessata dal terremoto potranno, inoltre, servirsi degli spazi finanziari degli esercizi precedenti per procedere ai lavori (misura introdotta durante l’esame parlamentare e su cui anche io, tenendo conto delle sollecitazioni provenienti da numerosi Comuni, avevo presentato un emendamento) e potranno anche ricorrere al debito per una misura pari alle spese da sostenere. I Comuni delle Regioni interessate dal sisma possono ricevere dal Commissario alla ricostruzione una compensazione per la perdita del gettito TARI, fino a un importo massimo di 16 milioni di euro per le perdite subite nel 2016 e di 30 milioni di euro annui per il successivo triennio 2017/2019. Al fine di fronteggiare i problemi di liquidità dei Comuni colpiti dal terremoto a partire da agosto 2016, in occasione dell’erogazione della prima rata relativa al 2017 del Fondo di solidarietà comunale, sarà erogato un importo integrativo, al fine di elevare l’erogazione complessiva al 90 per cento della spettanza annua dovuta.

È istituita una zona franca urbana nei Comuni delle Regioni del Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo colpiti dai terremoti susseguitesi dal 24 agosto 2016. Le imprese con sede principale o aventi unità locale in tale zona, aventi perdite di fatturato del 25% nel periodo dal 1° settembre 2016 al 31 dicembre 2016, rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2015  e che proseguono l’attività, possono beneficiare di una esenzione biennale di IRES e IRPEF (fino a 100.000 euro di reddito), IRAP (fino a 300.000 euro) ed IMU.

E inoltre. Sono state, inoltre, inserite nel testo le norme relative al prestito ponte per garantire il funzionamento e il servizio di Alitalia e tutta una serie di altre norme che riguardano le piccole e le medie imprese, le start up innovative, gli interventi sull’energia; una serie di misure volte a sostenere le iniziative di sviluppo del sistema economico del nostro Paese.

Altrettanto importanti le norme in materia di istruzione e di cultura. Sono stati stanziati i fondi per la stabilizzazione di 15.100 docenti precari  provenienti dall’organico di fatto, effettuati interventi sulle istituzioni di alta formazione artistica e musicale (AFAM) e sui sistemi bibliotecari locali. Nel corso dell’esame sono stati disposti anche incentivi fiscali nel settore dell’editoria e delle emittenti locali. Si è intervenuti sul lavoro occasionale: con la norma approvata, che risponde e raccoglie esigenze rappresentate da quasi tutti i gruppi parlamentari, si risponde alle necessità delle imprese e delle famiglie, dei lavoratori occasionali, di contrasto al lavoro nero. Non si ripristinano i voucher, si introducono due istituti completamente diversi, limitando gli ambiti per le imprese e impedendo abusi, garantendo piena tracciabilità ai diritti dei lavoratori.

Viene incrementato poi di 58 milioni per il 2017 il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili e vi è una serie di altre misure previdenziali e organizzative; ci sono misure che riguardano il potenziamento dell’organico della Corte dei conti; misure sulla eliminazione del conio delle monete da 1 e 2 centesimi. Per il dossier completo clicca qui

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