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Decreto terremoto

Decreto terremoto

Accogliendo numerose sollecitazioni provenienti dalle Camere e dalle comunità coinvolte il Governo Gentiloni ha adottato un nuovo decreto legge – che passerà ora all’esame del Parlamento- relativo alla gestione delle emergenze conseguenti alla crisi sismica, tutt’ora in atto,  che ha colpito la nostra regione. Il provvedimento d’urgenza interviene sul testo della legge approvata alla Camera lo scorso dicembre cercando di correggerne alcune disposizioni  (come quelle relative alla cd busta paga pesante) e di provare ad accelerare le procedure in essa previste così da poter avviare più rapidamente le procedure per la ricostruzione. Il decreto recepisce alcuni dei correttivi richiesti dagli stessi parlamentari con emendamenti presentati ai PROVVEDIMENTI già in discussione presso la Camera ed il Senato

Queste  alcune delle novità introdotte nel testo, da poco pubblicato (GAZZETTA UFFICIALE):

  • Sostegno al reddito delle popolazioni e delle imprese e rilancio delle attività produttive.  Viene prorogata la cassa integrazione ai lavoratori occupati nelle imprese danneggiate dal terremoto. Al fine di mitigare maggiormente l’impatto del sisma sulle condizioni di vita, economiche e sociali delle fasce deboli della popolazione, si riconosce, per il 2017, una specifica misura di sostegno ai cittadini residenti nelle zone colpite dagli eventi sismici che versano in condizioni di disagio economico.  Si corregge il meccanismo della cosiddetta “busta paga pesante”, già previsto dal precedente decreto in materia, consentendo a tutti i contribuenti domiciliati nei Comuni del cratere di poter beneficiare della sospensione del pagamento Irpef da gennaio a settembre 2017, ovunque sia fiscalmente domiciliata l’azienda. In questo modo i contribuenti potranno disporre di maggiori risorse economiche in busta paga.
    Si sospendono ulteriormente, da gennaio a settembre 2017, i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione, nonché le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione e i termini di prescrizione e decadenza relativi all’attività degli uffici finanziari, ivi compresi quelli degli enti locali e delle Regioni. Vengono introdotte anche prime misure a sostegno delle attività produttive, nell’ottica del mantenimento e del rilancio del sistema produttivo nei territori, anche con rifermento all’assolvimento degli obblighi fiscali, disponendo altresì specifici interventi in favore delle attività agricole e zootecniche.  Infine, sono prorogati i termini per la deliberazione da parte dei Comuni che si avvalgono di agenti per la riscossione diversi da Equitalia, per l’adesione alla cosiddetta “rottamazione” delle cartelle esattoriali, che consente ai contribuenti di evitare il pagamento d’interessi di mora e sanzioni per le cartelle emesse dal 2000 al 2016.
  • Semplificazione dei procedimenti amministrativi per velocizzare la ricostruzione salvaguardando la trasparenza e il rispetto delle norme anticorruzione. I Comuni possono ricorrere a procedure semplificate di affidamento degli incarichi tecnici di realizzazione degli studi di microzonazione sismica, propedeutici alla presentazione dei progetti di ricostruzione.  Analogamente, sono previste disposizioni acceleratorie per l’affidamento, da parte delle Regioni interessate, delle opere di urbanizzazione connesse alla realizzazione delle strutture di emergenza.
  • Regolare avvio dell’anno scolastico 2017/2018 anche attraverso la realizzazione di nuove scuole. Per garantire il corretto avvio dell’anno scolastico 2017/2018 nelle aree terremotate, si semplificano le procedure di affidamento degli appalti pubblici per lavori, servizi e forniture, necessari a realizzare gli interventi funzionali alla ripresa ovvero allo svolgimento della normale attività educativa e didattica, attraverso la costruzione di nuovi edifici scolastici e la messa in sicurezza di quelli resi inagibili dal sisma. A tal fine si prevede l’adozione, da parte del Commissario straordinario per la ricostruzione, di specifici piani e il ricorso alla procedura negoziata con l’invito a 5 operatori economici iscritti all’anagrafe Antimafia. Comuni e Province possono, inoltre, agire in sostituzione dei soggetti attuatori e predisporre i progetti sulla base delle priorità stabilite dal Commissario straordinario d’intesa con i Presidenti di Regione, inviandoli alla struttura commissariale.
  • Potenziamento del personale impegnato nella ricostruzione. È previsto il potenziamento del personale impegnato nelle attività di ricostruzione per gli enti locali, le Regioni e le altre Pubbliche Amministrazioni, nonché il rafforzamento, con altre 20 unità, della segreteria tecnica di progettazione presso il Segretariato generale del Ministero dei Beni culturali per la più rapida attuazione degli interventi di messa in sicurezza e ricostruzione del patrimonio culturale nei territori colpiti dal sisma.
  • Acquisto abitazioni per far fronte all’emergenza alloggiativa. Le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria vengono autorizzate ad acquisire al patrimonio di edilizia residenziale pubblica immobili da destinare alle popolazioni residenti in edifici resi inagibili dal terremoto, previa approvazione di congruità del prezzo di acquisto. Si tratta di una forma di assistenza alternativa a quella delle strutture abitative di emergenza (SAE, di carattere provvisorio, che andrebbero rimosse al termine del loro utilizzo) che prevede anche la possibilità, in seguito, di cedere gli immobili agli enti locali, che potranno destinarli all’emergenza alloggiativa. Viene inoltre riaffidata alle Regioni la competenza per il trattamento e il trasporto delle macerie. Tra le ulteriori misure, si correggono le disposizioni in materia di sospensione dei termini processuali per talune sedi giudiziarie interessate da eventi sismici.

Come avvenuto per la legge 189/2016 nel percorso di conversione parlamentare dei due decreti legge approvati nell’imminenza degli eventi sismici, penso che anche in questo caso il lavoro parlamentare potrà essere utile per inserire ulteriori previsioni migliorative del testo del decreto e renderne più aderente ai bisogni presenti il contenuto. Anche in questo caso ci attendono lunghe settimane di lavoro e confronto con le realtà istituzionali ed associative del nostro territorio per intervenire sul testo del nuovo decreto. Lo stesso confronto con le rappresentanze sindacali in queste settimane su temi come la busta paga pesante o le stesse problematiche inerenti le scuole ha prodotto risultati concreti inseriti nel testo del nuovo decreto del Governo.  Ci sono, del resto, questioni ancora aperte, come quelle relative alla cd. “zona franca” per le aree colpite dal sisma, per le quali lo stesso Governo sta procedendo ad un necessario approfondimento riguardante la portata economica del provvedimento e la sua stessa compatibilità con le disposizioni comunitarie in materia di “aiuti di Stato”.